Serata in ricordo del Disastro del Gleno nel suo centenario (1923-2023), martedì 28 novembre
In ricordo del DISASTRO DEL GLENO nel suo centenario (1923-2023)




Il 1° dicembre del 1923 la rottura della Diga del Gleno arrecò distruzione e morte in alcuni Comuni della Valle di Scalve e della Valle Camonica.
I ruderi della Diga, oggi ancora visibili, sono i testimoni dell’accaduto. La memoria collettiva ha sempre posto l’attenzione ai morti, ai danni materiali, alle cause dell’evento. Della paura, del dolore provati dai sopravvissuti non si è parlato, costoro sono diventati “invisibili” per la storia e per i racconti scritti. Francesco Zeziola, discendente di una sopravvissuta, ha voluto invece porre l’attenzione sui danni umani che il Disastro ha procurato su di loro, parlandone nel suo ultimo libro.
I ruderi della Diga, oggi ancora visibili, sono i testimoni dell’accaduto. La memoria collettiva ha sempre posto l’attenzione ai morti, ai danni materiali, alle cause dell’evento. Della paura, del dolore provati dai sopravvissuti non si è parlato, costoro sono diventati “invisibili” per la storia e per i racconti scritti. Francesco Zeziola, discendente di una sopravvissuta, ha voluto invece porre l’attenzione sui danni umani che il Disastro ha procurato su di loro, parlandone nel suo ultimo libro.

Francesco Zeziola, autore del libro Il disastro del Gleno, 1923-2023 : i sopravvissuti: gli “invisibili” della tragedia : lo sguardo sulla vita di una di loro edito da Valgrigna edizioni, in dialogo con Margerita Ruggieri
Stefano Albrici, presidente della Commissione per il Centenario del Gleno
Mariafrancesca Crea, consigliera delegata dal Comune di Darfo Boario Terme per il Centenario del Gleno
Letture di brani scelti a cura di Lorena Agosti e Vittorio Cominardi
Saluti istituzionali a cura dell’Assessore alla Progettazione Culturale, Attrattività e Valorizzazione Turistica e Politiche per i Giovani della Città di Palazzolo sull’Oglio Dott.ssa Marina Bertoli
